Rinnovare la cucina in modo economico, veloce ed ecologico

by Pia Pugliesi

Volete rinnovare la cucina in modo economico, veloce ed ecologico?

Seguite le nostre istruzioni ed otterrete in modo semplice un risultato perfetto!

Ormai lo sapete che dipingere con le nostre vernici ecologiche è semplicissimo, però ci sono mobili che per il tipo di utilizzo hanno certamente bisogno di qualche attenzione in più.

Ecco dunque tutti i passaggi ed i prodotti se volete rinnovare la vostra cucina in modo economico e veloce con le vernici ecologiche in vendita da All White.

È un’operazione abbastanza veloce, economica e alla portata di tutti ma per ottenere un buon risultato è indispensabile seguire scrupolosamente i passaggi indicati e contattare il nostro servizio clienti per qualunque dubbio.

Se è la prima volta che dipingete prima di lanciarvi in questa splendida avventura vi consigliamo di iniziare a prendere confidenza con la vernice dipingendo piccoli oggetti.

Nelle schede del sito troverete le differenze tra le varie vernici e dunque diamo per scontato abbiate già fatto la vostra scelta, per questo non tratteremo qui quest’argomento.

Preparazione della cucina da dipingere

Se volete rinnovare la cucina in modo economico, veloce ed ecologico innanzitutto dovete ovviamente provvedere a svuotare i mobili e se necessario smontarli.

Andranno puliti tutti completamente e accuratamente perché la cucina è uno spazio dove evidentemente si possono accumulare olio e grasso.

Le ante potrebbero essere dipinte anche senza essere smontate in quanto le nostre vernici colano pochissimo e in questo modo non dovrete aspettare l’asciugatura completa prima di girarle, ma se avete tempo e spazio toglietele perché è sicuramente più comodo dipingere con la superficie piana appoggiata sui cavalletti anzichè inginocchiati sul pavimento, in questo caso ricordatevi di segnare tutti i pezzi affinchè sia più semplice ricomporli alla fine del lavoro.

I cassetti vanno sempre tolti e le maniglie smontate ove possibile. Se avete in mente di sostituirle con un modello con passo differente ricordatevi di stuccare i fori prima di verniciare.

Le superfici dovranno essere stabili e prive di vernice che si stacca o sollevata.

Proteggete accuratamente le zone che non andranno dipinte o che si potrebbero sporcare. Utilizzate dei teli per il pavimento e lo scotch carta per i muri, nelle zone dove i mobili sono aderenti. Anche piano e piastrelle dovranno essere ben coperti. Attenzione più sarete attenti nel posizionare lo scotch e più preciso risulterà il vostro lavoro una volta che lo rimuoverete.

Per rimuoverlo senza togliere la vernice vi consigliamo di passare prima un taglierino affilato tra il bordo dello scotch e la superficie verniciata e asciutta.

1) Passate la cucina con una spugnetta abrasiva o una spugnetta tipo Scotch Brite, oppure un tampone con carta vetrata sottile con una grammatura 500/600.

È un passaggio molto veloce, non serve carteggiare ma dovete solo opacizzare leggermente il lucido protettivo, questo passaggio può essere saltato, ma se avete il tempo e la possibilità di farlo aiuta nel ridurre i tempi di adesione perfetta al supporto. Per eliminare la polvere che si sarà formata e/o sgrassare benissimo il supporto pulite sempre la cucina con un panno in microfibra imbevuto di TSP di Fusion, uno sgrassante potente e naturale per il quale non servirà risciacquo altrimenti potete utilizzare una miscela di acqua calda e bicarbonato o il fosfato trisodico. Se non avete utlizzato TSP, sciacquate ed asciugate benissimo.

Attenzione: non usate ammoniaca, sgrassatori e prodotti chimici che possano pregiudicare l’aderenza di primer e vernici. Nella preparazione dei mobili è importante non usare sgrassatori spray tradizionali perché contengono sostanze siliconiche che impediscono ai prodotti di aderire. Per verificare quest’aspetto potete spruzzare un po’ di prodotto su un vetro, vedrete come sarà difficile eliminarlo. Attendente sempre una completa asciugatura, soprattutto su mobili in legno scuro. A volte può servire anche qualche ora.

2) Se state utilizzando Fusion™ o Painting the Past™ nella versione da 750 ml vi consigliamo di utilizzare Ultragrip come base.

Anche questa volta non è indispensabile ma è un prodotto veloce da applicare, poco costoso (un barattolo copre 7m2!) e dà la garanzia di un risultato duraturo e stabile e soprattutto la vernice raggiunge più rapidamente il suo massimo grado di resistenza. Passate una mano di Ultragrip ed attendete 24 ore in modo che sia completamente asciutto. Uno dei metodi più apprezzati per effettuare quest’operazione è stato messo a punto da Claudio Amato. Per evitare le righe prodotte dai pennelli nel passare Ultragrip di Fusion potete utilizzare un pezzo di spugna ad alta densità o un pennello di spugna umida e ben strizzata. Versate qualche goccia di Ultragrip sulla superficie e stendetela in modo uniforme. Otterrete un una superficie completamente liscia e omogenea con il vantaggio di utilizzare il prodotto “necessario”.

La spugna ad alta densità ma basso spessore si usa in tappezzeria, potete acquistarne un foglio e ritagliarne i pezzi che vi servono, scuoteteli energicamente per togliere i residui. Potreste usare anche le spugne Vileda, quelle senza la parte abrasiva per evitare di sporcare la superficie con quei pelucchi verdi, è molto importante non siano già imbevute di sapone come succede per alcuni modelli.

Stesura della vernice

Come spiegato nelle schede prodotto le più adatte alle cucine moderne sono FUSION MINERAL PAINT e PAINTING THE PAST (latta da 750 ml.) perché contengono già la finitura, sono più resistenti e non è strettamente necessario passare la cera finale. Se volete un effetto leggermente più satinato potete richiedere la finitura Egg Shell, sempre di Painting the Past, che contiene un 20% di guscio d’uovo polverizzato per conferirle una finitura molto resistente e leggermente più lucida.

Per ottenere finiture più materiche (e shabby) si può invece usare CHALK PAINT ANNIE SLOAN o PAINTING THE PAST da 2,5 litri ma in questo caso la finitura sarà d’obbligo.

In base al supporto saranno necessari due o tre passaggi (le nostre vernici sono davvero molto coprenti e solitamente già alla seconda mano sono perfette); tra una mano e la successiva attendere sempre qualche ora ma consigliamo almeno una giornata, di più in periodi particolarmente umidi rammentando che per essere totalmente asciutta e polimerizzata qualunque vernice all’acqua impiega circa tre settimane.

Durante questo periodo potete tranquillamente utilizzare la cucina ma con molta attenzione ricordando che rimarrà una superficie dipinta a mano. Le nostre vernici asciugano davvero molto rapidamente e potrebbe essere passata la seconda mano dopo pochissimo tempo, consigliamo l’indicazione di un secondo strato dopo 24 ore perché, se avete il tempo di attendere, il tempo di polimerizzazione finale sarà di certo ridotto.

Se non potete aspettare una giornata dipingete tranquillamente quando la superficie sarà asciutta e non più fredda, solitamente dalle 2 alle 4 ore. Prestate però molta attenzione nell’uso della parte dipinta nei giorni successivi.

Qualunque vernice utilizziate mescolate sempre molto bene il prodotto, in maniera decisa ma non troppo vigorosa per non formare delle bollicine. Nel caso di Chalk Paint™ prima di mescolare lasciate il barattolo capovolto per qualche ora e aggiungete un goccio d’acqua se la stesura risulta difficile, la consistenza perfetta è come quella dell’olio d’oliva, quando sollevate il pennello dovete vedere un filo denso e fluido, che non deve assolutamente gocciolare. Se usate Painting the Past da 2,5 litri o Chalk Paint e dovete diluire mescolate molto, molto bene una volta aggiunta l’acqua, anche per 5 minuti e rimescolate di tanto in tanto durante la pittura per mantenere ben amalgamato il prodotto (questa regola vale anche per Painting the Past da 750 ml se, dopo aver aperto molte volte la vostra latta, risultasse troppo densa e la voleste diluire).

Stesura della finitura

A seconda della vernice scelta sarà necessario o meno stendere una o più mani di finitura; per le cucine dipinte con Chalk Paint™ sono consigliate una o due mani di CLEAR WAX (cera neutra) che trovate sia con marchio Painting the Past che Annie Sloan.

La cera può essere stesa con l’apposito pennello oppure con un panno morbido ma che non perda pelucchi, questo è un aspetto importantissimo sarà infatti impossibile rimuoverli se dovessero rimanere appiccicati sulla cera.

Va stesa come fosse una crema idratante, non mettetene troppa perché il mobile rimarrebbe appiccicoso, se ne mettete poca è molto probabile che vediate poi delle antiestetiche macchie in controluce.

Basterà a quel punto passane una seconda mano. Una volta asciutta si lucida con un panno.

La cera di Painting the Past spesso risulta di più facile stesura.

La cera è la finitura perfetta per Chalk Paint, quella che più rispecchia lo stile Annie Sloan e che una volta asciutta perfettamente (può impiegare qualche settimana come la vernice) diventa molto resistente ma, purtroppo, rimarrà leggermente sensibile al calore e potrebbe macchiarsi con i luquidi, si ripristina comunque in pochi e veloci passaggi.

Se avete dipinto con Fusion™ o Painting the Past™ (750 ml) la protezione non è indispensabile, io preferisco dare una mano in più di pittura per non modificarne l’aspetto, ma per una protezione davvero super al posto della cera potete scegliere SEALER di Painting the Past, un flatting super opaco, leggero e a basso grado di ingiallimento ideale per superfici ad alta usura (steso con il metodo Claudio Amato, con un pennello in Falbex oppure con un panno umido in microfibra, ben strizzato ).

Quest’operazione è sempre un pochino impegnativa per due motivi:

La stesura di una finitura satinata su una superficie ultra opaca può risultare disomogenea e dunque bisognerà essere molto precisi.

Per questo il consiglio valido è sempre quello di fare una prova o di iniziare a stendere il prodotto dall’interno delle ante per fare un po’ di pratica prima di dipingere la parte più esterna ed in vista.

In alcuni rarissimi casi di pittura su plastica il flatting si può infilare tra la vernice e il supporto rovinando il lavoro in quanto la finitura potrebbe far “spellicolare” la superficie dipinta, per ovviare questo problema come sempre fate prima una piccola prova in un angolo nascosto.

Prima di rimontare tutti i pezzi attendete una perfetta asciugatura, bisogna essere molto molto attenti nel riposizionarli perché, come dicevamo, la vernice sarà completamente resistente e polimerizzata solo dopo 2/3 settimane.

Atterazzatura necessaria per dipingere una cucina

Bacinelle, panni in microfibra e stracci

Spugnette per piatti

Pennelli e/o rullo

Fusion ultragrip, vernici e cera

Domande Frequenti sulla pittura della cucina

Quando è necessario usare Ultragrip e quando Stain, Block?

Ultragrip si usa con Fusion™ e Painting the Past™ (versione da 750 ml) quando la superficie da dipingere non è porosa. Quasi sempre potrebbe essere evitato ma data la facilità d’applicazione, la velocità d’asciugatura e il costo contenuto vi consiglio caldamente di applicarlo in modo da avere un risultato anche più duraturo.

Stain Block si usa su legni scuri o passati a mordente, dove ci sono macchie di nicotina, pennarello o macchie d’acqua. A fine di questo capitolo troverete maggiori spiegazioni in merito a questo prodotto.

Meglio usare il pennello o il rullo?

Potete utilizzare qualunque metodo vi sia più congeniale, ma personalmente preferisco il pennello in quanto è di certo il più affine, per stile e conformazione, a questo tipo di pittura che vuole mettere in risalto proprio l’artigianalità del lavoro che state eseguendo.

Quali sono i pennelli ed i rulli più indicati per dipingere una cucina?

Per i pennelli vi rimando al file specifico ricordando solo che se volete una finitura liscia quelli perfetti sono i nostri pennelli in Falbex, mentre per il rullo se volete evitare l’effetto “buccia d’arancia” vi consiglio di utilizzare quelli in lattice o in spugna ad alta densità.

Cera VS Sealer: qual è la finitura giusta per me?

La finitura a cera è più indicata con vernici molto materiche, mantiene infatti l’aspetto patinato della finitura. È più delicata e va ripassata ogni qualche mese per mantenerne l’effetto impermeabilizzante.

Sealer è sicuramente più resistente e può essere pulito con i normali detergenti neutri, incide pochissimo sull’aspetto della pittura essendo ultra opaco e poco ingiallente rispetto a tutti i flatting di uso abituale.

5) Posso dipingere piastrelle e top?

Le nostre vernici sono adatte a dipingere piastrelle e top attendendosi alle istruzioni di preparazione riportate all’inizio di questa scheda.

Ricordiamo tuttavia come siano superfici ad altissima usura e che necessitano di particolare attenzione nell’utilizzo rimanendo comunque “dipinte a mano”. Per maggiore protezione in questo caso consigliamo anche Top Coat, ricordando che è leggermente più lucido rispetto a Sealer.

6) Le parti non a vista della cucina vanno dipinte?

Un buon lavoro prevede che tutte le parti a vista e non vengano dipinte, tuttavia solitamente gli interni sono in laminato plastico che risulta più pratico da pulire rispetto ad una superficie dipinta a mano e dunque se non incidono nella composizione estetica posso consigliare di lasciarle senza pittura.

7) Quanta vernice dovrò ordinare per dipingere una cucina?

Tutte le vernici vendute da All White hanno una copertura straordinaria e dunque dovete calcolare circa 14m2 per litro per ogni mano.

8) Come pulisco la mia “nuova” cucina?

Potete utilizzare qualunque detersivo a base neutra, strofinando delicatamente con un panno in microfibra. Per le cucina finite a cera raccomandiamo acqua e sapone delicato e di ripassare la cera periodicamente quando la finitura si assottiglia.

Tannino e pittura di legni scuri

Se avete l’impressione che le vernici non coprano nemmeno dopo la seconda mano dovete interrompere la pittura. Può succedere dipingendo mobili realizzati in alcuni tipi di legno come castagno, abete, ciliegio, rovere e altre essenze. Sicuramente si tratta di quello che comunemente viene chiamato “tannino” a volte in modo improprio ma il risultato è comunque quello della risalita di una sostanza contenuta nel legno anche se invece si tratta di una componente idrosolubile delle vecchie vernici e dei mordenti. L’effetto inganna moltissimo e può sembrare che la vernice non copra. Nell’immagine vedete nelle assi in basso la pittura appena stesa e in quelle in alto come, dopo pochissimi minuti, la stessa appaia quasi trasparente, evidenziando ogni pennellata.

La risalita va bloccata subito con un fondo apposito, tra i nostri prodotti abbiamo il nuovo Stain Block di Painting the Past che blocca le risalite in modo straordinario, per il suo utilizzo vi rimandiamo alla sua scheda tecnica ma a grandi linee si può stendere come Ultragrip stando molto attenti alla fase d’asciugatura che è più lunga. Se vi accorgete della risalita solo dopo aver ricevuto i nostri prodotti in emergenza potete reperire da un buon ferramenta un anti tannino specifico a base d’acqua. A questo punto potete procedere con la pittura. Quest’operazione va fatta sempre prima di dipingere tutti i mobili a rischio risalita o dopo un test di prova, non solo con le nostre ma con qualunque vernice a base d’acqua che state utilizzando. Se invece avete dipinto con Chalk Paint™ senza test e inizia la risalita potete provare a bloccarla passando una o due mani di cera nelle zone incriminate, attendendo poi almeno 24h prima di ridipingere.

Buona Pittura!

Ecco solo alcune cucine dipinte dai nostri clienti, potete trovare autori e procedimento sul nostro gruppo “Prima e Dopo All White”.

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